La terapia breve strategica ha sovvertito i concetti di "malattia" e di "sorte" e ha dimostrato come, utilizzando strumenti adeguati e modelli di intervento evoluti, anche i problemi di vecchia data possano essere risolti in breve tempo.
Si basa su protocolli di trattamento che vengono di volta in volta adattati al protagonista e che si basano su una logica a volte paradossale ma proprio per questo estremamente efficace. L’approccio al problema e quasi una partita a scacchi in cui la proposta del terapeuta si adatta strategicamente alle risposte del protagonista (o meglio alle risposte – sintomo del disturbo).
Questo permette un adattamento totale alle caratteristiche uniche,irripetibili ed imprevedibili che ogni individuo mette in atto durante la relazione terapeutica rendendo questa relazione qualcosa di originale e unico Personalmente utilizzo questa modalità in varie fasi e momenti diversi della terapia . Dopo che ho spiegato l’approccio cerco di adattare ogni singola manovra alla logica e al linguaggio del paziente.
In questo modo, in realtà l’intervento terapeutico mantiene sia il rigore strategico (a livello di struttura dell’intervento), sia la flessibilità nell'adattarsi alle singolarità di ogni nuova persona e situazione.
Le fasi della terapia breve strategica pero sono sempre le stesse e si possono sintetizzare in:
Fase 1
Fase 2
Diminuzione dei sintomi e ancoraggio/presa di coscienza dei cambiamenti avvenuti
Fase 3
Valorizzazione delle risorse personali scoperte quando libere dal problema/sintomo
Fase 4
Accompagnamento verso la autonomia gestionale grazie alla spiegazione delle manovre e delle strategie messe in atto in modo che costituiscano risorse per il futuro
Si basa su protocolli di trattamento che vengono di volta in volta adattati al protagonista e che si basano su una logica a volte paradossale ma proprio per questo estremamente efficace. L’approccio al problema e quasi una partita a scacchi in cui la proposta del terapeuta si adatta strategicamente alle risposte del protagonista (o meglio alle risposte – sintomo del disturbo).
Questo permette un adattamento totale alle caratteristiche uniche,irripetibili ed imprevedibili che ogni individuo mette in atto durante la relazione terapeutica rendendo questa relazione qualcosa di originale e unico Personalmente utilizzo questa modalità in varie fasi e momenti diversi della terapia . Dopo che ho spiegato l’approccio cerco di adattare ogni singola manovra alla logica e al linguaggio del paziente.
In questo modo, in realtà l’intervento terapeutico mantiene sia il rigore strategico (a livello di struttura dell’intervento), sia la flessibilità nell'adattarsi alle singolarità di ogni nuova persona e situazione.
Le fasi della terapia breve strategica pero sono sempre le stesse e si possono sintetizzare in:
Fase 1
- Definizione del problema, delle precedenti eventuali esperienze inefficaci
- Stesura di una alleanza terapeutica
- Definizione degli obiettivi e i risultati da raggiungere Prime proposte e prescrizioni e indicazioni pratiche su come eseguirle
Fase 2
Diminuzione dei sintomi e ancoraggio/presa di coscienza dei cambiamenti avvenuti
Fase 3
Valorizzazione delle risorse personali scoperte quando libere dal problema/sintomo
Fase 4
Accompagnamento verso la autonomia gestionale grazie alla spiegazione delle manovre e delle strategie messe in atto in modo che costituiscano risorse per il futuro