Il mio modo di
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Ho poca simpatia e anche poca empatia con il termine terapia se inteso da un punto di vista clinico e di malattia.
Mi trovo molto più a mio agio con il suo significato epistemologico in quanto terapia deriva dal greco “therapeía” il cui significato non è curare una malattia bensì prendersi cura di una persona con il fine di attivare un processo verso la guarigione. |
Per questo è fondamentale che le persone che frequentano il mio studio sappiano da subito che nella maggior parte dei casi non sono malati ma sofferenti.
Una sofferenza che deriva da una sorta di chiusura emotiva o da una mancata espressione di contenuti affettivi che invece sono oltre che la base anche la ricchezza della nostra vita.
Acquisire o riacquisire consapevolezza di questo significa ritornare a “vivere sopra lo zero” cosa che si può ottenere non solo guardando al passato e a ciò che ci limita ma anche e soprattutto al futuro e a ciò che ci aspetta.
Facendo leva sui punti di forza e sulle risorse già presenti in ognuno che vanno solo stimolate e coltivate.
Una sofferenza che deriva da una sorta di chiusura emotiva o da una mancata espressione di contenuti affettivi che invece sono oltre che la base anche la ricchezza della nostra vita.
Acquisire o riacquisire consapevolezza di questo significa ritornare a “vivere sopra lo zero” cosa che si può ottenere non solo guardando al passato e a ciò che ci limita ma anche e soprattutto al futuro e a ciò che ci aspetta.
Facendo leva sui punti di forza e sulle risorse già presenti in ognuno che vanno solo stimolate e coltivate.
Un approccio non
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La metodica operativa non è finalizzata a fornire risposte standardizzate, bensì a favorire in maniera dolce e graduale l’espressione dei propri potenziali positivi e costruttivi, contribuendo alla crescita dell’individuo, alla scoperta dei suoi punti di forza e di debolezza,alla espressione del suo vero essere e ad una migliore integrazione a livello sociale, relazionale ed emotivo.
Per questo all’interno della relazione umana che si instaura fra terapeuta e paziente (e che resta comunque il contenitore principale), vengono utilizzate anche tecniche di facilitazione psico – corporea che coinvolgono e stimolano il collegamento mente – corpo – emozioni e che |
attingono ad una visione il più ampia possibile dell’essere umano. Durante il processo di crescita e di scoperta di soluzioni da parte dell’individuo sano viene quindi dato anche spazio al lavoro sul e con il corpo che nella nostra visione viene considerato sia contenitore sia strumento di accesso a contenuti personali.
Cuore Aperto
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La metacorporea® promuove l’idea della felicita come motore per aumentare il proprio benessere, vivere pienamente e in maniera più appagante le relazioni, aumentare la motivazione individuale, sapere dare risposte creative, coltivare il talento per realizzare i propri sogni e perseguire i propri obiettivi.
Quello che fa la differenza fra la percezione di successo o la percezione un fallimento non è ciò che facciamo ma come lo pensiamo. Qualunque idea, visionaria o meno che sia, si può sviluppare solo su un terreno mentale libero, entusiasta, felice.
Quasi a tutti noi è stato insegnato che se ci si impegna, se si lavora sodo otterremo il successo e solo allora saremo felici. L’unico problema è che la formula è errata se no chiunque abbia raggiunto anche il più piccolo successo sarebbe felice. L’osservazione della realtà ci dice che tutto al più sarà contento, ma non necessariamente felice. Perché la formula non è solo sbagliata ma anche al rovescio.
Non è il successo che rende felici ma la felicità la base per il successo. Uscire dalle sabbie mobili dell’inattivismo, del pessimismo e dalla inconcludenza del pensiero e l’ obiettivo di un intervento che non solo cura ma che si prende cura di ogni pensiero, aspirazione, ambizione di ogni individuo. Ognuno di noi ha in se le potenzialità per essere e fare il meglio ma quello che ci hanno detto è cosi fortemente condizionante che tendiamo a dimenticarcene.
Accettare che tutto questo è possibile è’ una non violenta, stupefacente e avvincente, rivoluzione interiore per fare della propria vita qualcosa di innovativo, positivo, contagioso.
Quello che fa la differenza fra la percezione di successo o la percezione un fallimento non è ciò che facciamo ma come lo pensiamo. Qualunque idea, visionaria o meno che sia, si può sviluppare solo su un terreno mentale libero, entusiasta, felice.
Quasi a tutti noi è stato insegnato che se ci si impegna, se si lavora sodo otterremo il successo e solo allora saremo felici. L’unico problema è che la formula è errata se no chiunque abbia raggiunto anche il più piccolo successo sarebbe felice. L’osservazione della realtà ci dice che tutto al più sarà contento, ma non necessariamente felice. Perché la formula non è solo sbagliata ma anche al rovescio.
Non è il successo che rende felici ma la felicità la base per il successo. Uscire dalle sabbie mobili dell’inattivismo, del pessimismo e dalla inconcludenza del pensiero e l’ obiettivo di un intervento che non solo cura ma che si prende cura di ogni pensiero, aspirazione, ambizione di ogni individuo. Ognuno di noi ha in se le potenzialità per essere e fare il meglio ma quello che ci hanno detto è cosi fortemente condizionante che tendiamo a dimenticarcene.
Accettare che tutto questo è possibile è’ una non violenta, stupefacente e avvincente, rivoluzione interiore per fare della propria vita qualcosa di innovativo, positivo, contagioso.
"Non è l'altezza del volo che fai che rivela il Coraggio, ma l'accettazione del rischio che questo comporta!"