Oggi, dopo quasi 20 anni di ricerche, la metacorporea® si sta diffondendo come approccio innovativo al tema dei vissuti emozionali ed alla loro influenza sulle componenti somatiche, fisiche ed energetiche di ogni individuo. Questo perché prende in considerazione l'individuo nel suo insieme emozionale, comportamentale, corporeo e relazionale attraverso lo studio che le componenti emotive hanno sui vari sottosistemi espressivi e relazionali.
Alcuni concetti chiave sono molto innovativi per la psicologia classica come per esempio l'esistenza di memorie cellulari, la fisiologia delle emozioni, l’importanza della scenario di nascita e i neuroni specchio.
Nasce dalla molteplicità delle mie esperienze sia in Italia che all‘estero che nel tempo mi hanno portato a contatto con approcci diversi sia legati alla cultura occidentali che orientale.
La parola “Meta” (dal greco “μετα”) significa “cambiamento”, ”trasformazione”, “ciò che sta attorno a”.
Nel suo insieme quindi esso esprime quello che sta oltre il corpo e al di là di esso. Corpo quindi come espressione della psiche anche attraverso i suoi stati, le reazioni momentanee, i cambiamenti involutivi o evolutivi che subisce. Ciò significa che per la metacorporea® il corpo con le sue manifestazioni è sia strumento di accesso alle emozioni che espressione delle stesse. Grazie alla osservazione prevalentemente empirica di una vasta casistica ho notato che in tutti i casi in cui emerge un disagio o un contenuto emotivo sufficientemente forte si verificano sempre anche delle reazioni viscerali (cioè involontarie) e un'alterazione del sistema energetico del corpo.
Molti spunti non partono però non solo dalla mia esperienza clinica ma anche e soprattutto dal mio passato agonistico (sono stato a lungo praticante di arti marziali arrivando fino alla partecipazione ai campionati italiani), oltre che ovviamente da situazioni di vita personale.
A diciassette anni ho perso mia padre in un incidente di auto e successivamente ho a mia volta avuto un incidente in moto abbastanza serio.
Circa cinque anni dopo l’incidente ho iniziato a soffrire di disturbi di ansia con forti somatizzazioni che mi hanno portato a cercare strade alternative all’intervento farmacologico e ansiolitico che mi era stato prescritto.
Ho cosi sperimentato il rebirthing e alcune tecniche di respirazione profonda che , oltre che darmi benefici personali, hanno contribuito alla prima intuizione che esistessero, all’interno del nostro corpo, quelle che in seguito ho definito “memorie cellulari” a carattere emozionale. Una specie di localizzazione corporea di vissuti emotivi che possono dare luogo a manifestazioni somatiche e sensoriali anche molto tempo dopo l‘evento scatenante.
Da allora ho sempre approfondito i miei studi ma senza mai sottovalutare la osservazione empirica, come patrimonio a cui attingere costantemente.
Nella meta corporea le tecniche di cui parlo vengono utilizzate e miscelate in maniera univoca ed irripetibile in funzione delle esigenze della persona che ho davanti a me ma il tutto avviene all’interno di una precisa metodologia i cui pilastri operativi sono:
Per approfondimenti puoi consultare il sito www.metacorporea.it
Alcuni concetti chiave sono molto innovativi per la psicologia classica come per esempio l'esistenza di memorie cellulari, la fisiologia delle emozioni, l’importanza della scenario di nascita e i neuroni specchio.
Nasce dalla molteplicità delle mie esperienze sia in Italia che all‘estero che nel tempo mi hanno portato a contatto con approcci diversi sia legati alla cultura occidentali che orientale.
La parola “Meta” (dal greco “μετα”) significa “cambiamento”, ”trasformazione”, “ciò che sta attorno a”.
Nel suo insieme quindi esso esprime quello che sta oltre il corpo e al di là di esso. Corpo quindi come espressione della psiche anche attraverso i suoi stati, le reazioni momentanee, i cambiamenti involutivi o evolutivi che subisce. Ciò significa che per la metacorporea® il corpo con le sue manifestazioni è sia strumento di accesso alle emozioni che espressione delle stesse. Grazie alla osservazione prevalentemente empirica di una vasta casistica ho notato che in tutti i casi in cui emerge un disagio o un contenuto emotivo sufficientemente forte si verificano sempre anche delle reazioni viscerali (cioè involontarie) e un'alterazione del sistema energetico del corpo.
Molti spunti non partono però non solo dalla mia esperienza clinica ma anche e soprattutto dal mio passato agonistico (sono stato a lungo praticante di arti marziali arrivando fino alla partecipazione ai campionati italiani), oltre che ovviamente da situazioni di vita personale.
A diciassette anni ho perso mia padre in un incidente di auto e successivamente ho a mia volta avuto un incidente in moto abbastanza serio.
Circa cinque anni dopo l’incidente ho iniziato a soffrire di disturbi di ansia con forti somatizzazioni che mi hanno portato a cercare strade alternative all’intervento farmacologico e ansiolitico che mi era stato prescritto.
Ho cosi sperimentato il rebirthing e alcune tecniche di respirazione profonda che , oltre che darmi benefici personali, hanno contribuito alla prima intuizione che esistessero, all’interno del nostro corpo, quelle che in seguito ho definito “memorie cellulari” a carattere emozionale. Una specie di localizzazione corporea di vissuti emotivi che possono dare luogo a manifestazioni somatiche e sensoriali anche molto tempo dopo l‘evento scatenante.
Da allora ho sempre approfondito i miei studi ma senza mai sottovalutare la osservazione empirica, come patrimonio a cui attingere costantemente.
Nella meta corporea le tecniche di cui parlo vengono utilizzate e miscelate in maniera univoca ed irripetibile in funzione delle esigenze della persona che ho davanti a me ma il tutto avviene all’interno di una precisa metodologia i cui pilastri operativi sono:
- La successione emozionale
- La fisiologia delle emozioni
- Le memorie cellulari
- Le corrispondenze pre e perinatali
- Contingenze, sincronicità e momento presente.
Per approfondimenti puoi consultare il sito www.metacorporea.it